L’Eco di Persiceto (A. I, n. 1, 24 luglio 1887, – A. I, n. 5, 18 settembre 1887) appartiene a quella stampa periodica di tipo politico, satirico e culturale, pubblicata a Persiceto tra il 1887 e il 1922. L’Eco, in particolare, veniva stampato a Bologna dalla Tipografia “Lit. Mazzoni e Rizzoli”, con sede in via Galliera 8. Il periodico si fregiava del motto di Silvio Pellico “Ad amare l’umanità è d’uopo saper mirare, senza scandalizzarsi, le sue debolezze, i suoi vizi” ed era scritto quasi interamente da Alberto Bergamini,  direttore e redattore;  dal n. 2 del 21 agosto 1887 Umberto Vecchi ne divenne il gerente. Formata di quattro pagine (cm 31,5×43,5) ed  illustrata da vignette e ritratti realizzati da Cleto Cassanelli, la rivista si avvaleva di testi scritti a mano (poi litografati), che si occupavano di scienza spicciola, novelle, versi, sciarade, cronache persicetane quotidiane, note amene, ma anche arte, teatro, sport e studi  (L.Arbizzani, Giornalismo a Persiceto dall’Unità d’Italia al 1926, in “Strada Maestra”, n. 2 (1969), pp.153-223, alle pp. 155-156 e in nota 2; pp. 160-161).

Copia anastatica del primo numero