Religiosa, fondatrice della congregazione delle Suore Minime dell’Addolorata
Rimasta orfana di padre all’età di 8 anni, ben presto comincia a sentire la vocazione, sia sotto l’aspetto contemplativo che missionario. Nel 1862 Clelia entra fra le “Operaie della dottrina cristiana”; attraverso il servizio catechistico chiarisce la sua vocazione ideando una nuova forma di vita comune basata sulla pura sostanza del Vangelo.
Il suo progetto, andando oltre l’assistenza a poveri, malati e moribondi, si estende all’istruzione, al lavoro, all’insegnamento nella società considerato come un fenomeno di risorgimento femminile, coerente ed efficace seppur silenzioso e nascosto.
La vicenda spirituale di Clelia delinea un modello di santità giovane totalmente inserita nell’ambiente della parrocchia rurale.
Clelia muore a Le Budrie il 13 luglio 1870 a soli 23 anni. Viene proclamata beata da Paolo VI nel 1968 e poi santa da Giovanni Paolo II il 9 aprile 1989.
In località Le Budrie di San Giovanni in Persiceto si trova il Santuario di Santa Clelia Barbieri; qui, il 13 luglio di ogni anno, si tiene la tradizionale festa in onore della Santa.