Mario Martinelli è stato un artista persicetano molto conosciuto e apprezzato; pittore e scultore, ha dato vita, fra le tante opere, ad una magnifica scultura in ferro ispirata al Don Chisciotte, che da anni dall’alto del suo cavallo si staglia sul profilo del parco centrale della nostra città. Questa scultura è nata nel 1971 come allestimento di un carro del Carnevale persicetano ma la sua bellezza ha conquistato i cittadini a tal punto che, dopo la tradizionale sfilata dei carri, la società carnevalesca “Filo” l’ha donata e collocata stabilmente nel parco situato al centro del paese. Tantissimi bambini sono cresciuti e continuano a crescere giocando ai piedi di questa imponente e poetica presenza. Dopo tanti anni però la statua, esposta continuamente agli agenti atmosferici, rischia di deteriorarsi irrimediabilmente e con lei rischia di perdersi il carico simbolico che questo Don Chisciotte incarna: il ricordo di un artista ricco di talento, la perizia artigiana dei maestri carnevalai persicetani, le suggestioni poetiche di un cavaliere errante che non si arrende davanti alle ingiustizie e continua a combattere per i suoi ideali. Da questa situazione di emergenza è nata l’idea di recuperare la scultura attraverso una delicata operazione di restauro ma anche di celebrare l’artista che l’ha creata, il tessuto sociale e culturale in cui è nata e il personaggio letterario a cui è ispirata. Condividendo fortemente le idee e gli obiettivi di questa operazione, promossa dal comitato “Don Chisciotte della Bassa”, il Comune di San Giovanni in Persiceto ha concesso il proprio patrocinio al progetto “Un filo di ferro”, presentato dal comitato stesso, cui si sono poi uniti i patrocini dell’Unione dei Comuni di Terred’acqua, della Provincia di Bologna, della Regione Emilia Romagna, del Conservatorio di Musica G. B. Martini di Bologna, dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, della Fondazione Zucchelli, del Circolo Fotografico Il Palazzaccio e dell’Associazione Carnevale Persiceto.

Mario Martinelli (San Giovanni in Persiceto, 1939 – 1980)
Dopo la maturità artistica frequentò il corso di pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Fu allievo del professor Pompilio Mandelli (1912-2006, allievo di Giorgio Morandi) che gli ispirò la via artistica dell’ultimo naturalismo. Partecipò a molte mostre collettive a partire dal 1958. Nel 1966 espose una prima personale a Bologna e nel 1967 un’altra personale a Milano. Ottenne l’abilitazione all’insegnamento dell’educazione artistica e dal 1974 divenne titolare di una cattedra alle scuole medie. Nell’ultima parte della sua carriera artistica si dedicò con grande passione alla realizzazione di carri di Carnevale con la società Filo con cui ottenne grandi risultati tra cui la vittoria nell’edizione del centenario.