Borgata Città

Abbarbicato all’argine del torrente Samoggia, a sud del capoluogo, nei pressi della frazione Le Budrie, Borgata Città è un piccolo e grazioso borgo con poco più di 70 abitanti. Vi si accede attraverso una strada chiusa che costeggia il torrente e che finisce nella piazzetta centrale.

Di Borgata Città si hanno notizie fin dal XVIII secolo. All’inizio del XIX secolo gli abitanti attestati erano 60 ed esercitavano varie professioni, tutte molto umili: colono, calzolaio, sarto, segantino. La denominazione “Borgata Città” apparve per la prima volta nel 1892; in quel periodo vi abitavano famiglie molto numerose, per un totale di circa 300 persone che lavoravano nei campi, levavano la ghiaia dal torrente o facevano gli scariolanti, i barrocciai, i canapini. Per l’economia del luogo era anche importante l’allevamento dei bachi da seta, che quasi tutti gli abitanti conducevano nelle proprie case durante il periodo estivo allo scopo di incrementare le scarse risorse economiche.
La vita della borgata è da sempre strettamente legata al Samoggia: fino al secolo scorso infatti il torrente non serviva solo per l’approvvigionamento di acqua, ma vi si pescava e vi si prendeva la legna da ardere. Per molti il torrente era anche fonte di lavoro: frequente era la raccolta della ghiaia che si conduceva a monte e a valle della borgata.

Durante la seconda guerra mondiale il borgo, che nascondeva molti partigiani, non fu risparmiato dai rastrellamenti compiuti dai tedeschi.

Nella piazza centrale tra la seconda metà dell’Ottocento e i primi anni del Novecento furono poste quattro icone mariane di cui tre si sono conservate fino ad oggi: due immagini, in terracotta colorata, hanno come soggetto la Madonna di San Luca e sono in buono stato, mentre l’altra, ottenuta da un impasto cementizio, raffigura una Madonna con Bambino. Quest’ultima ha quasi completamente perso la policromia delle origini ma rappresenta un unicum nel territorio persicetano per le dimensioni ragguardevoli e per lo schema iconografico poco frequente.

Nel 2001 è nata l’associazione “Amici di Borgata Città” che si propone di preservare la particolare bellezza del luogo, promuovendo interventi di ristrutturazione, momenti di festa e aggregazione e iniziative per tramandare ai più piccoli racconti, mestieri, scene di vita quotidiana vissuta dai loro nonni. Uno degli eventi di maggior richiamo è “L’abbuffata dei Mazzagatti”, una sagra che si tiene il primo ed il secondo fine settimana di settembre per finanziare la costruzione del carro della società carnevalesca Mazzagatti.