Originario di Lugo di Vicenza, Gino Pellegrini nel 1957 si trasferisce in California per iniziare gli studi alla Facoltà di Architettura della Ucla e consegue il Master Degree in Fine Arts alla Art Center School di Los Angeles. Dopo un inizio come cartellonista pubblicitario per la Pacific Out-Doors Advertising, Pellegrini entra nell’industria cinematografica e televisiva americana, percorrendo i vari gradi della realizzazione scenica: bozzettista, pittore di scena, aiutoscenografo, scenografo. Tanti i film di successo a cui ha collaborato: Gli Uccelli, 2001: Odissea nello spazio, West Side Story, Hello Dolly, L’ammutinamento del Bounty, Indovina chi viene a cena, Mary Poppins, La spada nella roccia, Un maggiolino tutto matto e altri ancora.

Dal 1964 Gino Pellegrini inizia l’attività espositiva in rassegne e musei (tra cui quelli di Santa Barbara, di Pasadena e l’Otis Art Institute di Los Angeles). Nel 1972 torna in Italia, stabilendosi a Bologna e dedicandosi fino al 1980 a ricerche artistiche autonome (operando anche in campo pubblicitario). All’inizio degli anni Ottanta affianca all’arte la scenografia e si impegna nel campo del documentario creativo. Nel 1983 allestisce la prima versione della “Piazzetta degli Inganni”, come ambientazione di una rassegna di cinema comico.

Attorno al 1990 la sua produzione artistica si orienta verso spunti e temi di tipo naturalistico, di cui uno degli esempi più rappresentativi è proprio il secondo allestimento a tromp l’oeil in piazzetta Betlemme. Nel 2005 ha preso parte ad uno dei laboratori estivi per bambini, organizzati dal Comune, costruendo un teatrino a partire dai disegni della “città ideale” prodotti dai bambini stessi.

Muore a San Giovanni in Persiceto il 20 dicembre 2014.