Raffaele Pettazzoni

Storico delle religioni

Compiuto il percorso scolastico a Persiceto, si guadagna una borsa per proseguire gli studi a Bologna. All’università si delinea la sua missione: studiare, per la prima volta in Italia, le religioni da un punto di vista storico e comparatistico. Pettazzoni occupò la prima cattedra italiana di storia delle religioni nel 1923 all’Università di Roma. La prospettiva comparatistica, tipica della storia delle religioni come disciplina, è la chiave di volta della sua opera: non lo studio di un fenomeno religioso particolare, ma la ricerca dell’universale che sta dietro ad ogni manifestazione di fede. Secondo l’epitaffio posto sulla tomba di Pettazzoni, tratto dal suo ultimo discorso pubblico (all’Accademia dei Lincei nel 1959), la religione è “il mistero che rivelato ci divide e sofferto ci unisce”. Con metodo e determinazione, Pettazzoni tesse una fitta rete di rapporti personali con altri studiosi e personaggi della cultura italiana e mondiale.
Il nome di Pettazzoni merita di essere ricordato anche per l’impegno civile in cui concretizzò la ricerca scientifica. Esponente dell’Associazione per la Libertà Religiosa in Italia, Pettazzoni ribadì che la laicità dello Stato sarebbe stata garantita tanto dal pluralismo religioso quanto dall’ateismo. Credente di nessuna religione, chiedeva per ciascun uomo il diritto ad averne una e ad aderirvi con consapevolezza e conoscenza.

Per approfondimenti visita il sito www.raffaelepettazzoni.it