Una storia di riqualificazione ambientale

La Bora nasce da due grandi laghi di cava abbandonati dagli anni ’80 dopo la chiusura dell’attigua fornace che estraeva argilla nella zona. Dopo il motocross, gli scarichi di rifiuti e la pesca, la Bora nel 1990 cambia completamente vita: con una operazione coraggiosa, appoggiato e stimolato dal WWF locale e da numerosi cittadini, il Comune di San Giovanni in Persiceto acquista l’area e inizia una serie di interventi di riqualificazione ambientale, finchè nel 1992 viene ufficialmente istituita Area di Riequilibrio Ecologico, divenendo a tutti gli effetti un’area protetta

Visitando la Bora è oggi possibile osservare oltre settanta specie di uccelli, una florida popolazione di testuggine palustre, diverse specie di anfibi e di piante acquatiche e palustri (di cui alcune veramente rare). Presso quest’area, che oggi fa parte della Rete Natura 2000 (la rete europea per la conservazione della biodiversità), è possibile inoltre avere un’idea di come il territorio di pianura si presentasse prima che l’uomo eliminasse i due ambienti più diffusi: il bosco e le zone umide.

Descrizione dell’area

Il nucleo dell’area, che si estende in totale per 22 ettari, è costituito da una raccolta d’acqua di superficie derivante dal riempimento di due bacini di cava che oggi formano un unico lago. Sul lato a sud si osserva un bosco igrofilo a salice bianco e pioppo bianco, mentre a nord dei bacini si trova un’area di circa cinque ettari lasciata a libera evoluzione. Gli habitat che si sono ricostituiti spontaneamente, uniti a quelli ricreati appositamente, hanno attirato da subito numerose specie che oggi rappresentano una ricchezza per tutta l’area del Persicetano.

La conformazione del bacino è quella tipica delle cave di argilla con pareti ripide (fronte di cava) ed elevata profondità. La sezione dei bacini (rive molto ripide) connota la zona umida in senso “lacustre” più che “palustre” e, di conseguenza, ne ha influenzato i popolamenti biologici. Il fatto che si siano venuti a creare spazi d’acqua ampi ed aperti ha mutato sostanzialmente le caratteristiche offerte dall’ecosistema attraendo specie animali più adatte al nuovo habitat (tuffetti, cormorani, anatidi di superficie e tuffatori, folaghe). Il grado di maturità dell’ecosistema è, inoltre, aumentato grazie alla notevole presenza di tronchi morti che offrono la possibilità di appoggio fisico a numerose specie, dal cormorano agli aironi cenerini, garzette e germani reali.

Il rimboschimento di oltre 7 ettari annovera tutte le latifoglie tipiche del querceto di pianura e presenta già una spiccata attività di rinnovamento spontaneo. In ogni stagione l’area, per quanto di ridotte dimensioni e vicina al centro abitato del paese, offre la possibilità di effettuare interessanti osservazioni.

 

Per informazioni e visite:
Sede operativa, via Marzocchi 16, San Giovanni in Persiceto
tel. 051.6871051, fax 051.823305, infobora@caa.it
www.naturadipianura.it